Guerra in Libia, raid americano contro base aerea
Guerra in Libia, raid americano contro base aerea
TRIPOLI - Continua in Libia la "Odyssey Dawn", l'operazione militare della coalizione internazionale contro il regime di Muammar Gheddafi iniziata sabato. Un aeroporto libico è stato attaccato da bombardieri stealth B-2 Spirit, gli aerei americani invisibili ai radar, che hanno sganciato 40 bombe. Tra gli obiettivi colpiti ci sarebbe un aeroporto vicino a Tripoli usato per i voli dei fedelissimi del regime, preso di mira proprio per impedire agli uomini di Gheddafi di fuggire.
Altri raid aerei compiuti intorno a Bengasi hanno distrutto decine di mezzi del Colonnello. Diciannove caccia americani sono stati impiegati contro le truppe del leader libico e le difese aeree del Raìs, colpendo obiettivi a Tripoli e a Misurata. "Non vi sono indicazioni che Gheddafi si stia orientando sull'uso di armi chimiche", ha assicurato Mike Mullen, capo degli Stati maggiori congiunti, spiegando che la prima fase dell'operazione è stata un successo.
Secondo fonti sanitarie locali, più di novanta persone sarebbero decedute negli scontri a fuoco di sabato a Bengasi. Secondo un bilancio provvisorio fornito invece dal regime sarebbero almeno 48 le vittime dei raid occidentali. I feriti 150. Nel cimitero dei martiri del quartiere di al-Hani, a Tripoli, ci sono stati i funerali delle vittime. La tv di Stato ha comunicato che migliaia di libici si sono offerti come scudi umani attorno al bunker del Colonnello.