Nel quarto trimestre 2019 rallenta ancora il calo delle vendite (-0,2 per cento). La tendenza negativa riguarda solo il dettaglio specializzato non alimentare, mentre aumentano alimentare e di iper, super e grandi magazzini
L'assessore: "Per l'inizio della prossima legislatura sarà pronto un testo di legge da sottoporre all'Assemblea legislativa, dopo un percorso condiviso con amministrazioni e associazioni di categoria"
La tendenza in rosso riguarda soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare, mentre tiene meglio quello alimentare e aumentano le vendite di iper, super e grandi magazzini
Nel primo trimestre l’andamento negativo è leggermente più ampio (-1,1 per cento). La tendenza negativa riguarda soprattutto il dettaglio specializzato alimentare, mentre tengono non alimentare e iper, super e grandi magazzini
Dopo tre anni di variazioni negative contenute intervallate da sporadici incrementi, dal primo trimestre 2018 le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa dell’Emilia-Romagna sono nuovamente in flessione
L’inversione di tendenza in negativo delle vendite si è riflessa nell’andamento del saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite
Lo chiede la Regione Emilia-Romagna, insieme alle altre Regioni italiane, che si sono espresse nell’ultima seduta della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Nel terzo trimestre 2017 si registra una più contenuta flessione delle vendite (-0,4 per cento). Il segno negativo su specializzato alimentare e nella stessa misura iper, super e grandi magazzini, tiene lo specializzato non alimentare
Le vendite a prezzi correnti subiscono la più ampia flessione tendenziale dall’inizio del 2015 (-1,0 per cento) per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell’Emilia-Romagna
No ai negozi e centri commerciali aperti il primo e il 6 gennaio: le organizzazioni sindacali dei lavoratori del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell'Emilia Romagna confermano la netta contrarietà
Complice anche l'effetto della stagionalità, ci si attende un miglioramento delle vendite nel corso del secondo trimestre, ma il saldo tra le valutazioni delle imprese è il più contenuto dal 2012
Complice il clima ancora mite delle seconda metà di settembre, che ha rimandato il momento del cambio del guardaroba, le vendite dell’abbigliamento si sono concentrate in gran parte su capi da tutti i giorni per bambino/ragazzo
Incertezza per la possibile ripresa dei consumi di fronte al dato (-0,6 per cento) La tendenza negativa interessa sia il dettaglio specializzato che iper, super e grandi magazzini. In difficoltà le piccole e medie imprese. In aumento le società di capitale, ma le imprese si riducono(-0,8 per cento). Un quadro ancora non semplice nell’andamento complessivo del commercio.
Segnali di risveglio della domanda interna, le vendite a prezzi correnti aumentano del 3 per cento nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2014 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna
Si conferma il cambiamento dei comportamento di acquisto delle famiglie emiliano-romagnole: l’indagine fotografa infatti una clientela sempre più attenta al prezzo (58%), che riduce la spesa per i regali (29%), e sceglie di comprare soprattutto regali utili (16%)